La vita

Vittorio Gentile nasce a Palermo nel 1939. Apprende i primi rudimenti sulle tecniche scultoree, prima da Cosimo Sargi, poi da Nino Geraci e infine da Alessandro Manso. Terminati gli studi artistici, abilitandosi, inizia la sua lunga carriera di insegnamento all’Istituto regionale d’arte di Santo Stefano di Camastra e, dal 1969, come titolare di cattedra di Ornato e figura modellata al Liceo Artistico di Palermo. Dal 1955, partecipa alla prima “Mostra Giovani artisti siciliani” e ad alcune edizioni della “Mostra d’Arte Sacra” a Monreale, nel 1957 alla mostra nazionale “Alcide De Gasperi”, alla terza “Mostra d’Arte Sacra” a Monreale e a numerosi concorsi a Vicenza, a Palermo e a Roma, nel 1962 esegue, assieme a Cosimo Sorgi, il restauro di diverse sculture della Civica Galleria d’Arte Moderna di Palermo.
Nel 1964 Vittorio Gentile si impone all’attenzione della critica con la scultura in pietra “L’arrestato” presentata nell’ambito della Rassegna nazionale “Arte contro la mafia”. Nel 1964 espone a Siracusa alla “Mostra di pittori siciliani”, scelti dalla Biennale di Palermo e nel 1965 è a Roma alla Galleria “Piazza di Spagna”, in occasione della mostra “10 artisti siciliani d’oggi”, dove incontra Giulio Carlo Argan, Palma Bucarelli, Marcello Venturoli, Pericle Fazzini e Nino Franchina. I rapporti con loro durante i viaggi a Roma diventano amichevoli. Partecipa, inoltre, alle mostre “Arte e Folk di Sicilia”, “Quarta rassegna ricasoliana”, “Nuovi fatti a Ribera”, “I Siciliani” e alla mostra nazionale “Il Partenone di Platino”. Nello stesso anno restaura per incarico della Provincia Regionale di Palermo le sculture della settecentesca villa della famiglia Alliata “Villa Valguarnera” a Bagheria e partecipa alla “Prima suite di sculture da giardino” con Biagio Poidimani, Nino Geraci e Alessandro Manso, ottenendo il Premio “Ettore Ximenes”. Questo periodo, per lo scultore, è un periodo florido con opere create su pietre arenaree e tufacee. Nel 1965 incontra la pittrice Giusy Oliveri, che diverrà sua moglie. In occasione di un viaggio a Parigi, Gentile conosce lo scultore Carmelo Mendola e comincia a indirizzare il suo lavoro anche verso altri materiali e verso nuove tecniche. Nel 1966 partecipa al “Concorso nazionale per la medaglia al merito Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma”, ottenendo l’unico riconoscimento. Nel 1967 partecipa al primo “Gran Prix international de sculpture de l’Ile de Bendor”. L’anno successivo, partecipa alla seconda edizione per la realizzazione di un monumento a Molier.
Lo stesso anno nasce la figlia Floriana, partecipa alla mostra nazionale “Omaggio al Maestro” organizzata dalla Galleria la “Robinia” di Palermo, riscuotendo successo. Negli anni successivi, Gentile imprime un forte impulso alla sua creatività. Realizza “Genesi Verticale”, “Amanti”, “Figura distesa”, “Lasciate che i pargoli”, “La folla”, “Terremoto”, “Battaglia”.
Nel 1969, prepara le opere per la mostra alla Galleria “Il Sileno” a Palermo.
Nel 1970 si inaugura la mostra al Sileno dove riscuote successo di stampa e di mercato, anche da parte di molti enti pubblici. L’anno successivo vede la genesi di sculture come: “Il Ratto”, “Il Torso”, ”La grande figura distesa”.
Nel 1972 gli viene commissionato il monumento ai caduti per il comune di Cianciana, inaugurato nel 1986 dal ministro alla Difesa Giovanni Spadolini, e per lo stesso comune, realizza anche il monumento ad Alessio Di Giovanni.
In questo periodo, Gentile si dedica soprattutto a cicli scultorei che rimandano alle nucleo-forme, alla sfera intesa come figura espansiva e generatrice di forme nello spazio, alla morfoglobalità. Nasce il figlio Mirko. Nello stesso anno viene invitato alla mostra internazionale di scultura al Museo Pagani di Legnano, dove parteciperà per diverse edizioni. In quella occasione, dona una scultura in travertino di Alcamo al Museo.
Nel 1973 è a Roma, presso la Galleria “Due Mondi”, dove presenta 32 lavori, accompagnati da un testo critico di Fortunato Bellonzi. Dopo il successo della mostra romana, viene invitato dal comune di Castellammare del Golfo ad esporre le sue opere nella Villa comunale, partecipa all’incontro di scultori siciliani contemporanei organizzata dalla Regione Siciliana al Castello di Lombardia di Enna.
È presente al quarto premio nazionale d’arte contemporanea “Castello Svevo di Termoli”, e vi sarà presente fino alla sesta edizione. Partecipa anche alla Biennale della piccola scultura Dantesca di Ravenna.
Nel 1975 viene invitato negli Stati Uniti per una mostra itinerante. Lo stesso anno è alla Galleria “Pagani” di Milano, dove conosce Mario De Micheli che lo presenterà in catalogo alla galleria “La Persiana” di Palermo nel 1976.
Lo stesso anno viene invitato alla Xª Biennale della piccola scultura di Padova, dove conosce Giorgio Segato, che lo presenterà alla mostra nel 1978 organizzata dall’Assessorato Regionale al Turismo, una grande personale dal titolo “Pietre e marmi di Sicilia nella scultura di Vittorio Gentile“ e in questa occasione, la Regione Siciliana acquista “Intersecazione di forme”, opera che viene collocata a Palermo, nel Parco di Palazzo d’Orleans, sede della Presidenza della Regione. Sempre nel 1976 espone per la seconda volta alla Galleria “Due Mondi” di Roma dove conosce l’onorevole Antonio Bernieri che lo inviterà ufficialmente alla VIIª “Biennale Internazionale di scultura Città di Carrara” scegliendo egli stesso le opere da inviare. Nel 1977 viene invitato alla seconda rassegna “Il sacro nell’arte contemporanea”, Palermo. L’anno seguente è in Germania, a Colonia, con una mostra organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura e stringe rapporti con lo storico Wolfgang Kroning.
In seguito viene invitato ad esporre al Saarland Museum di Saarbrücken, dove ottiene un successo perché la mostra si svolge in contemporanea ad una mostra di disegni erotici di Pablo Picasso, e le sculture marmoree levigate, ben si armonizzano sembrando delle forme erotiche, come ne parlano i critici.
Espone all’Istituto Italiano di Cultura di Stoccarda, all’Istituto Italiano di Cultura di Strasburgo, alla Biblioteca Comunale di Bordeaux, all’Istituto Italiano di Cultura di Marsiglia, al Globus Forum di Basilea in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Zurigo. Nello stesso anno è a Parigi invitato alla 34º Salon Réalités Nouvelles Salon, grands et jeunes d’aujourd’hui, Salon comparaisons – Salon de sculpture contemporaine Fontenay sous Bois e al Premio Bourdelle.
Espone inoltre al Centre d’accueil Municipal “Roger Maheu” di Tolosa al Centre Cultural Saint Marthial di Angouleme, al Salon de sculpture contemporaine di Fontanay sous Bois, a Limoges e a la Rochelle. A Palermo nella Piazza Unità D’Italia e a Villa Sperlinga, colloca tre grandi sculture: “Amanti come genesi di forma verticale”, “Ipotesi di forme orizzontale”, “Grande Torso”. Nel 1980 viene seganlato "Bolaffi" da Vito Apuleo.
Nel 1981 vince il concorso nazionale con la scultura in travertino di Alcamo “Impatto” che viene collocata alla piscina olimpica di Palermo. Nel 1982 espone per la seconda volta al “Salon grands et jeunes d’aujourd’hui” di Parigi. Gli anni seguenti sono dedicati alla realizzazione del monumento ai caduti del lavoro per la città di Palermo.
Nel 1987 realizza la grande scultura “Forma come ipotesi di tennista” per lo “Sporting Club” di Palermo.
Nel 1992 espone al comune di Prizzi, e nello stesso anno gli viene commissionato, dal comune di Castellana Sicula, il monumento alla memoria di Giovanni Falcone.
Nel 1993 mostra antologica, organizzata dalla Facoltà di Lettere dell’Università di Palermo per la Regione Siciliana “Albergo dei Poveri”.
1994 mostra personale al Parlamento Europeo di Strasburgo, mostra all’Istituto Italiano di Cultura di Marsiglia, mostra personale al Centro Studi Linguistici, Avignone.
1995-96 mostra al Museo d’Arte Contemporanea di Gibellina, organizzata dal comune.
Nel 1996 è ospite assieme alla moglie al Parlamento Europeo di Bruxelles per l’inaugurazione di una sua opera che farà parte definitivamente della collezione del Parlamento. Viene invitato dal comune di Partinico ad esporre assieme alla moglie Giusj Oliveri. Nello stesso anno viene invitato alla rassegna d’Arte “S. Agata Militello” dove riceve la targa “Nino Franchina” per la scultura. Il comune di S. Agata installa una sua opera sul lungomare.
Nel 1997 il comune di Roma Assessorato alla Cultura gli organizza una mostra presso l’Acquario Romano”.
La stessa mostra proseguirà per Cefalù organizzata dal comune, presso il Palazzo “S. Caterina e a Catania, sempre organizzata dal comune presso “S. Nicolò La Rena”.
Nel 1998 realizza una mostra a “Palazzo Steri” organizzata dal Comune e dalla Provincia di Palermo e dalla Facoltà di Scienze della Formazione.
Nel 1999, in occasione dell’anniversario della fondazione della Regione Siciliana il Presidente Capodicasa lo invita a realizzare una esposizione nel Parco D’Orléans a Palermo.
La stessa mostra viene richiesta alla Fiera del Mediterraneo dove installa una grande opera “Grande Figura” in travertino di Alcamo.
Nel 2000 viene invitato dall’amministrazione Antimafia ad esporre all’Hotel S. Paolo, bene confiscato alla mafia.
Nel 2001 espone a Messina, mostra organizzata dall’Amministrazione Provinciale.
Nel 2002 la mostra passa a Siracusa organizzata dall’Assessorato alla Cultura Provincia Regionale. Viene invitato alla “Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo” a Salerno. Alla “XIV Biennale del Bronzetto Dantesco” a Ravenna.
Nel corso degli anni, gli sono stati conferiti il “Marranzano d’oro”, il premio "Fimis" e il "Telamone" ad Agrigento. Nel 1993 riceve "La Pigna d'Argento" a Catania. Nel 1996 ruceve il premio "Honoris Causa" per la scultura dell'Accademia Siculo-Normanna di Monreale. per un settemio(1979-1986) ha fatto parte del Direttivo della Galleria d'Arte Moderna di Palermo. Nel settembre del 2003 tiene una mostra personale al Complesso Monumentale del Vittoriano a Roma organizzata dalla Presidenza della Regione Lazio.

 
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